“La sostenibilità secondo Poste Italiane: una scelta strategica fra sociale e business” – Il Giornale di Civita – Newsletter – n. 14 – luglio 2020
Intervista a Giuseppe Lasco, Condirettore Generale Poste Italiane.
Intervista a Giuseppe Lasco, Condirettore Generale Poste Italiane.
La crisi del Covid 19, tra pandemia e recessione, ci ha messi di fronte alle fragilità d’una società quanto mai complessa, nelle sue interconnessioni, con la forza del progresso economico e scientifico e le debolezze dei divari geografici e sociali, di generazione e di genere. E ci impone di tessere nuove e migliori trame delle relazioni tra le persone, gli Stati, le comunità, le imprese. Nella fatica della malattia e nel dolore della morte, che colpisce soprattutto gli anziani e dunque ferisce anche la memoria e l’eredità delle conoscenze e degli affetti, in questi mesi di paura, solitudine e impoverimento, sappiamo che il mondo che conosciamo si è rotto ma, nonostante tutto, bisogna andare verso la fine del nostro “viaggio al termine della notte”.
Riprende “GWPR Incontra”, il format per il networking e il confronto intorno ai temi della diversità di genere che ha l’obiettivo di fornire esempi positivi per alimentare un dialogo basato sulla partecipazione, l’inclusione e la valorizzazione del talento femminile in vari ambiti professionali.
Conferenza stampa di lancio del Seminario Estivo e del Festival della Soft Economy che quest’anno è intitolato “L’Italia che verrà – Comunità, territori e innovazioni contro paure e solitudini”.
Molti i temi di discussione proposti: Quali saranno gli effetti dell’impatto socioeconomico sulle filiere della cultura e sul Patrimonio Culturale nel quadro delineato dal COVID-19? In quali domini (ambiti, settori e filiere) una rigenerazione delle città basata sul Patrimonio Culturale può avere effetti? Come valutare gli investimenti necessari per la rigenerazione a partire da una nuova progettazione degli spazi urbani ed extraurbani che veda al centro il Patrimonio Culturale? Come stimare gli impatti in termini quantitativi, considerando l’affidabilità e la validità degli interventi, a livello territoriale? Quali possono essere le differenze di impatto nelle diverse realtà urbane e regionali? Quale il contributo dei contesti culturali locali?