di Nicoletta Picchio.
Investono nel welfare aziendale sempre di più. Con l’obiettivo di fidelizzare le figure qualificate, aumentare la produttività, per immagine e reputazione, rispettare il principio della sostenibilità. Oltre che per contenere il costo del lavoro e ottenere vantaggi fiscali. Due elementi importanti, ma che compaiono in fondo alla classifica.
Qualsiasi sia il motivo, il 45% delle pmi è attivo in almeno quattro aree del welfare aziendale. E’ quello che emerge dal primo rapporto Welfare Index PMI, promosso da Generali Italia, con la partecipazione di Confindustria e Confagricoltura. Di questi, l’11% è molto attivo perché realizza iniziative in più di sei ambiti a favore dei propri dipendenti.