di Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS
Ci sono voluti anni, ma finalmente l’Agenda Globale per portare il mondo sul sentiero dello sviluppo sostenibile può dirsi completa. Dopo l’approvazione, nel settembre 2015, da parte dell’Assemblea generale dell’Onu dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) e dei 169 sotto-obiettivi di carattere economico, sociale, ambientale e istituzionale che tutti i paesi del mondo si sono impegnati a raggiungere entro il 2030, la settimana scorsa la Commissione statistica dell’Onu ha approvato i 240 indicatori attraverso cui monitorare, anno dopo anno, il cammino verso la sostenibilità.
A questo punto, la parola passa a ciascuno dei governi che hanno elaborato e sottoscritto l’Agenda 2030, ai quali spetta ora il disegno di strategie nazionali per mettere il proprio paese in grado di svilupparsi in modo sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale.
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