Professore, se dovesse dare un voto all’Italia sugli impegni sottoscritti, quale sarebbe?
“E’ difficile dare un voto, ma è evidente che siamo su un sentiero di “non sostenibilità” rispetto a vari obiettivi: sul piano sociale, economico, ambientale, siamo chiaramente indietro. Tuttavia, sarebbe possibile realizzare nel breve termine una serie di iniziative anche istituzionali: introdurre nella Costituzione il principio dello sviluppo sostenibile, come in Francia, e far si che il Presidente del Consiglio prenda in carica l’attuazione dell’Agenza 2030, trasformando il CIPE nel comitato interministeriale per lo sviluppo sostenibile. Inoltre, mettere in pratica le leggi e i Piani già esistenti consentirebbe di centrare parecchi obiettivi.