Giuseppe Biazzo, ad di Orienta spa, agenzia del lavoro, è autore di un libro, “Nove mosse per il futuro – il lavoro che cambia spiegato ai giovani”, che è diventato un tour nelle scuole per spiegare agli studenti alcuni segreti per programmare il proprio futuro.
Biazzo il posto fisso è al capolinea?
“Il mondo del lavoro è cambiato, ci si deve muovere in modo diverso. Noi abbiamo cercato di far passare il concetto che più di parlare di employability. La cosa più sicura per una persona non è il posto di lavoro, ma è tenere sotto controllo nel periodo scuola e dopo la propria occupabilità. Ovvero domandarsi: le competenze che sto acquisendo sono spendibili o meno? Bisogna mantenersi aggiornati per potersi ricollocare.”
-Oggi quali sono i lavori con più occupabilità e quali quelli meno?
“L’ambito in cui si prevede più sviluppo è quello delle competenze digitali. Noi abbiamo parlato di lauree come ingegneria, informatica e matematica, visto che nel futuro prossimo ci sarà una grande richiesta di questi tecnici per conoscere la grande mole di dati dell’industria 4.0. Ci sono importanti prospettive di sviluppo di green jobs, white jobs, sull’assistenza alla persona, e i brown, sul ritorno a iniziative dell’agricoltura rivista con contaminazione del digitale. Nell’artigiano ci sono iniziative di qualità di controtendenza.”
-Come si monitora l’occupabilità?
Per trovare un primo lavoro, molta enfasi va sulle soft skills, le competenze umane e l’elasticità. Chi già lavora e vuole cambiare deve domandarsi: oggi con le mie competenze, che tipo di opportunità potrei trovare? Non va bene lavorare per dieci anni in una mansione senza pensare al ricollocamento”.