Nel gennaio di quest’anno è entrato in vigore nel nostro Paese il provvedimento legato al recepimento della Direttiva Ue 95/2014, che rende obbligatoria la rendicontazione “non finanziaria” per le imprese di interesse pubblico con più di 500 dipendenti; con grande tempestività l’Osservatorio Socialis (OsservatorioSocialis.it) ha diffuso i primi risultati di un’indagine: “L’impatto della Direttiva Non financial information e di diversità sui bilanci delle imprese quotate italiane. Alcune prime evidenze empiriche”, commissionata al Dipartimento di Scienze dell’Economia dell’Università del Salento.
Disponiamo così di un’utile graduatoria delle “informazioni non finanziarie” redatte dalle aziende destinatarie della norma. È importante ricordare che il campione oggetto di analisi è composto da 134 società quotate con un numero di dipendenti non inferiore a 500: se si escludono le banche, le compagnie assicurative, le finanziarie, nonché le multinazionali rappresenta la totalità delle imprese italiane quotate. Il team ha assegnato a ogni azienda un “non financial score“, ossia un punteggio in percentuale costruito utilizzando la descrizione: del business model aziendale/ della politica adottata dall’azienda per la sostenibilità/ dei rischi non finanziari e delle strategie adottate per farvi fronte / dei Key Performance Indicator / della politica in tema di “diversità”.
I principali risultati che ne sono scaturiti sono:
- la migliore informazione riguarda il modello di business delle aziende; la peggiore coinvolge la descrizione delle politiche in tema di “diversità” (di genere, di età, culturale…)
- Il settore più virtuoso è Oil & Gas, in particolare sul tema dei rischi di sostenibilità (il non financial score si attesta al 68%) . Seguono i settori: Consumer services (46%), Telecomunicazioni (41%), quindi Health care e Consumer goods entrambi con un punteggio pari a 41%. Chiude la classifica il settore Basic materials con il 25 per cento.
Le variabili ricorrenti nell’elenco delle imprese con un “non financial score” più alto sono quelle che: hanno un maggior numero di dipendenti / redigono già un modello di bilancio su base volontaria (report di sostenibilità e report integrato) / usano lo standard internazionale GRI.