Per le aziende oggi diviene sempre più importante individuare gli aspetti della vita lavorativa che impattano sulla percezione di felicità delle persone al fine di migliorarne il benessere all’interno dei contesti organizzativi. Il concetto di lavoro e felicità infatti non riguarda solo la dimensione individuale ma si può estendere fino a diventare parte integrante della politica aziendale mantenendo una visione integrata e sistemica.
Questi i temi principali che ha affrontato il IV incontro Anime Felici dal titolo “Felicità e contesti organizzativi. Quali progetti per rendere migliori i luoghi di lavoro”, che si è tenuto lo scorso 18 maggio presso Tim Factory a Roma.
Insieme a Fabio Galluccio People Care Manager di TIM e Iliana Totaro, Responsabile People Care e Diversity Manager ENEL, abbiamo analizzato come costruire dei contesti organizzativi capaci di migliorare il benessere delle persone che vi lavorano e abbiamo parlato di progetti concreti attuati dalle aziende per il welfare, il benessere e la produttività aziendale.
L’incontro è stato introdotto da Sabrina Florio, Presidente di Anima per il sociale nei valori d’impresa e moderato daMaria Cecilia Santarsiero, Amministratore Unico di Studio Santarsiero S.r.l. e Coordinatrice del Progetto “Anime Felici”.
Un maggior riconoscimento delle emozioni e dei valori dei propri collaboratori, e un approccio orientato all’ascolto, al dialogo e alla cura delle relazioni, sono solo alcuni degli ‘ingredienti’ principali che un’azienda dovrebbe tenere in considerazione per generare felicità al suo interno.
Felicità intesa come benessere dei lavoratori, ma anche e soprattutto come ‘passione’ che spinge e motiva i collaboratori nella quotidianità: è questa la vera sfida che attende le imprese di oggi.
Fondamentale a tale riguardo, la figura del capo come formatore, come leader capace di ‘arricchire’ e motivare i propri collaboratori.
Dunque una figura di manager ‘illuminato’ orientato alla progettualità, alla creatività, all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Un nuovo modello di leadership cruciale per un approccio finalizzato alla felicità, al welfare, al benessere e quindi alla produttività aziendale.
Perché “una società produce meglio se è una società felice”.
Questa in sintesi la riflessione principale emersa dal dibattito, oltre che una sfida per la crescita delle imprese e il futuro benessere del nostro Paese.