Negli ultimi giorni sono tornati sotto i riflettori i temi della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico, sia per la persistente concentrazione di polveri sottili sulla Pianura padana, sia per il summit mondiale su acqua e clima, svoltosi a Roma e concluso con la sigla di una Carta di intenti sull’utilizzo responsabile delle risorse, che sarà uno dei punti fondamentali in discussione a Bonn nella prossima conferenza mondiale Cop23.
La nuova centralità della tematica, a dispetto della battuta d’arresto dettata sullo scenario globale dal ripensamento dell’amministrazione Trump rispetto ai precedenti impegni assunti dagli Usa, trova riscontro anche in alcune analisi pubblicate la settimana scorsa da grandi organizzazioni internazionali senza scopi di lucro.
Per quanto riguarda le strategie d’impresa, per esempio, il 24 ottobre è stato diffuso l’annuale report di Cdp, ente non profit nato come Carbon disclosure project e diventato nel tempo uno dei più accreditati centri di ricerca sulle politiche ambientali aziendali. L’edizione di quest’anno (Picking the pace) ha rilevato come sempre più imprese stiano perseguendo obiettivi a basse emissioni nei piani industriali di medio -lungo periodo, così cercando l’allineamento alle direttrici indicate negli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite.