Fino a qualche anno fa era un’innovazione, una strada per modernizzare il secondo livello di contrattazione, magari a qualcuno poteva addirittura sembrare un esperimento. Oggi è sempre di più una realtà: il welfare aziendale prende piede nelle imprese, spinto dalle politiche di detassazione e in particolare dalla Legge di stabilità 2017.
Lo dimostrano, tanto per cominciare, i dati del ministero del Lavoro aggiornati alla metà di ottobre: le intese attive, aziendali o territoriali, che prevedono misure dall’assistenza alla previdenza complementare, dal tempo libero all’istruzione dei figli, hanno raggiunto quota 4.333, il 7,6% in più rispetto alla precedente rilevazione, risalente a metà settembre.
Dall’avvio della procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali (fondamentale per beneficiare della detassazione al 10% o della completa esenzione fiscale in caso di conversione delle somme incentivanti in misure di welfare) si sono contate 26.357 dichiarazioni di conformità. Le dichiarazioni che si riferiscono a contratti tuttora attivi sono arrivate a 13.687, con un valore medio del premio di poco superiore ai 2mila euro.
Per leggere l’articolo clicca qui