A rischio chiusura La bottega dei piccoli di Roma, il negozio “non negozio” dedicato al baratto e al riuso per le famiglie attente all’ambiente o in difficoltà economica: 300 le famiglie associate e 10 le case famiglia beneficiarie.
L’appello dei fondatori. “Abbiamo bisogno di uno spazio gratuito per dare continuità a un progetto utile per Roma, fondato tutto sul volontariato”.
Un negozio dedicato al baratto e al riuso di articoli per bambini, che permette alle famiglie povere di avere gratis vestiti, giocattoli e passeggini. E’ l’iniziativa semplice ma efficace che l’associazione Terra dei Piccoli Onlus gestisce a Roma da quasi 2 anni.
“La bottega dei piccoli”, uno spazio di circa 50 mq nel quartiere Nuovo Salario, risponde a una doppia emergenza sociale: quella dell’impoverimento sempre più diffuso – in particolare delle famiglie numerose – e quella ambientale: giocattoli e vestiti, come gran parte degli oggetti utilizzati per poche settimane o mesi dai bambini sono destinati al rifiuto indifferenziato, se non vengono immessi in un circuito di riuso. Roma, la capitale, registra record negativi su entrambe i fronti. L’associazione Terra dei Piccoli, che ha dato vita alla Bottega, stima infatti in 60 milioni di euro il valore dei beni chiusi negli armadi e nelle cantine delle famiglie in cui i bambini sono cresciuti e circa 30mila minorenni in uno stato di difficoltà economica.
Il bilancio dei primi due anni di attività della Bottega dimostra che la bottega è un modello di innovazione sociale che ha un potenziale economico e ambientale di tutto rispetto: sono state 300 le famiglie associate finora, che hanno scambiato tra loro e hanno regalato beni a 50 bambini in difficoltà economica e a 10 case famiglia.
Come funziona la Bottega dei piccoli? Con 20 euro all’anno si sottoscrive una tessera associativa che dà diritto a scambiare senza limiti. Ogni volta che si lascia un oggetto in scambio o in dono nel negozio, il suo valore viene accreditato sulla tessera magnetica, disponibile per gli scambi successivi. Tutto quello che non entra in negozio per problemi di spazio o perché utilizzato in situazioni di disagio viene regalato. Grazie all’uso della “good money”, la moneta elettronica virtuale caricata sulle carte, anche la dignità di chi prende i beni in regalo è rispettata: le famiglie in difficoltà infatti possono recarsi nel negozio e “acquistare” usando la propria carta, scegliendo personalmente indumenti e oggetti che siano davvero utili e adatti.
Ma dopo solo due anni di attività la Bottega rischia ora di chiudere.
Dice Andrea Cippone, socio fondatore e promotore del progetto “Paghiamo un affitto perché non abbiamo avuto la disponibilità di spazi pubblici. Roma ha centinaia di immobili potenzialmente utilizzabili: beni comunali e degli enti partecipati, i beni sequestrati o confiscati alle mafie, locali assegnati a partiti politici o enti non operativi da anni, immobili affidati alle società di trasporto pubblico che si dichiarano attente al sociale, immobili sotto contenzioso legale perché i costruttori avrebbero dovuto realizzare opere a scomputo e non l’hanno fatto, beni statali in dismissione che almeno fino alla conclusione della vendita potrebbero ospitare iniziative sociali: insomma, decine di migliaia di metri quadri di potenzialità sprecate. L’iniziativa della nostra associazione è semplice, si regge su una rete di volontari che recupera centinaia di cose in buono stato e garantisce l’apertura del negozio. Se fosse sostenuta in modo adeguato ed estesa potrebbe dare una risposta concreta ai bisogni delle famiglie disagiate e nello stesso tempo alleggerire una gestione che esporta rifiuti dall’Abbruzzo all’Austria. E’ paradossale avere circa 30mila bambini e ragazzi in difficoltà e una città sporca e decadente con i cassonetti sempre pieni. Abbiamo ricevuto un sostegno privato dalla Lush, una azienda attenta e sensibile, ma ora avremmo bisogno di maggiori risorse o almeno di non pagare l’affitto, dato che non siamo una impresa commerciale, e la nostra attività non produce alcun reddito per nessuno. Non ci sembra di chiedere molto!”
Fiorella Deodati, presidente di Terra dei Piccoli onlus, sottolinea che “Si fa un gran parlare di riuso e di economia circolare in tantissimi convegni e ci aspettavamo un maggior interesse e un sostegno concreto dalle amministrazioni e dalle aziende pubbliche e private, vista la concretezza dei nostri sforzi e dei risultati, ma non è arrivato e abbiamo ancora pochissime risorse per tenere aperto questo spazio. Abbiamo presentato il progetto alle ultime tre amministrazioni e tutti hanno apprezzato l’idea, ma nessun aiuto! ”.
“ Chiediamo il sostegno dei privati perché siamo allo stremo delle nostre risorse e al Comune di valutare l’iniziativa che abbiamo ripetutamente presentato in occasione degli incontri dedicati al piano sociale all’assessora Baldassarre, ma all’assessora Montanari nonché inviato alla Sindaca Raggi ormai due anni fa. Siamo entusiasti di contribuire come cittadini all’innovazione sociale e facilitare un riuso civile dei beni utili ai bimbi, ma non possiamo farlo nell’indifferenza e senza disporre di locali idonei”.
La bottega dei piccoli si trova a Roma, in via Montaione 44 in zona Nuovo Salario e da gennaio sarà aperta a regime ridotto per tutti i martedì e giovedì pomeriggio e il mercoledì e venerdì di mattina.
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L’associazione Terra dei Piccoli
Terra dei Piccoli Onlus è attiva dal 2008 nella solidarietà verso i minori in difficoltà: situazioni di abbandono, razzismo, sostegno alla maternità per mamme giovanissime.
E’ un’associazione senza fini di lucro, con sede a Roma, che opera in tutta Italia e realizza progetti per migliorare le condizioni di vita dei “piccoli” con un’attenzione particolare ai temi dell’ambiente.
Per maggiori informazioni
www.terradeipiccoli.org – info@terradeipiccoli.org – bottega@terradeipiccoli.org
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