Una realtà in continua crescita che – al 31 dicembre 2015 – ha evidenziato un aumento del 10%, rispetto al 2011: questa la fotografia delle istituzioni non profit in Italia, secondo il primo censimento permanente svolto dall’ISTAT che ha messo in luce anche una crescita del 16% di volontari e del 15% dei lavoratori dipendenti impiegati.
Cifre che il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha richiamato all’attenzione oggi, in occasione della conferenza stampa in cui si è fatto il punto sullo stato d’attuazione della Legge 106/2016 “Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”.
Una serie concreta di passi in avanti, ad avviso del Ministro, che ha posto l’accento su due elementi centrali della riforma: in primo luogo, ha detto, chi ha responsabilità di governo deve “sempre cogliere i cambiamenti che caratterizzano il mondo” e, quindi, ha auspicato che “la modalità scelta per condurre questa riforma, quella del dialogo con tutti gli interessati, che si è rivelata vincente”, possa restare patrimonio per il futuro.
Duplice l’obiettivo che il Governo si era dato per la riforma. Da un lato, si è voluto procedere alla razionalizzazione della legislazione (primaria e secondaria) relativa al Terzo Settore, affinché rispondesse pienamente al dettato dell’art. 118 della Costituzione per “favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”; dall’altro, si è inteso definire con maggiore chiarezza il ruolo delle Istituzioni nel rapporto con i soggetti e le organizzazioni di Terzo Settore.
Il Sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali, Luigi Bobba, ha ripercorso il cammino della riforma che, a circa due anni dall’approvazione della Legge-delega n. 106/2016, può dirsi pienamente compiuto, con l’emanazione dei previsti decreti legislativi: in materia di Servizio Civile Universale (D.lgs. 40/2017), di Cinque per mille (D.lgs. 111/2017), di Impresa sociale (D.lgs. 112/2017) e di emanazione del Codice del Terzo settore (D.lgs. 117/2017).
L’onorevole Bobba ha pure posto l’accento sul valore etico e sostanziale del protocollo d’intesa per la gestione dei beni immobili pubblici inutilizzati e per la gestione dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata – sottoscritto dal Ministero con l’ANBSC Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, l’Agenzia del Demanio e l’ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani – per riqualificare i territori degradati, migliorare il contesto urbano e sociale, incentivare l’iniziativa di diffusione di legalità e inclusione sociale dei soggetti svantaggiati.
Una serie di passaggi che, però, non esauriscono l’azione ministeriale. Il Sottosegretario Bobba ha, infatti, precisato che l’impegno proseguirà: “Continueremo a raccogliere le sollecitazioni su eventuali nuovi interventi o correttivi poiché la nostra attenzione sul tema è molto forte”.
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