Nove donne su dieci in Italia si occupano di welfare domestico ma in un terzo dei casi nessuno assiste loro. Lo dice Ipsos con Farmindustria che lancia una campagna per una «alleanza con medici di base e aziende». Il presidente Scaccabarozzi: «Imitate chi già fornisce alle dipendenti lavanderia, takeaway, smartworking»
Nove donne su dieci, in Italia, ogni giorno assistono un famigliare ammalato, che sia il partner, un figlio, un genitore o un parente anziano. E spetta alle donne anche il ruolo di «manager» delle cure all’interno della famiglia. Angeli silenziosi o infermiere per caso, che fissano visite e ritirano esiti, si confrontano con medici di base, pediatri e specialisti, vanno a comprare i farmaci e li somministrano. Il termine anglosassone «caregiver» indica chi sta accanto ad un malato. In Italia, si scrive caregiver, ma si legge «donna». È la fotografia che emerge dalla ricerca «Il ruolo della donna come protagonista e influencer nel caregiving», condotta in esclusiva da Ipsos per Farmindustria e presentata a Roma in un convegno promosso in collaborazione con Onda.