Da qualche giorno le mattinate di Lorenzo e Luciano scorrono più veloci. Paletta e rastrello in mano, i due senzatetto a 50 anni e più si sono reinventati giardinieri: curano le aree verdi della città su commissione dei cittadini, potano e coltivano piante. Lorenzo e Luciano sono la «scommessa» di una neonata start up romana: Ridaje!, nata per favorire il reinserimento professionale dei clochard e presentata nei giorni scorsi alla Luiss. Un nome che ben sintetizza l’obiettivo dell’azienda. «Con questo termine romanesco volevamo suggerire l’idea di una seconda possibilità: proprio quella che intendiamo offrire ai senzatetto romani», spiega Lorenzo Di Ciaccio, ceo di Ridaje!.
Per ora Luciano e Lorenzo sono gli unici due dipendenti della start up, ma l’ambizione del fondatore è quella di assumere con regolare contratto altri senzatetto e metter su una vera e propria squadra di giardinieri al servizio della città, che possa collaborare con il Comune alla cura e alla manutenzione del verde urbano. A segnalare i luoghi dove c’è maggior bisogno di un restyling saranno i cittadini, che attraverso il sito aridaje.com potranno richiedere e pagare l’intervento dei clochard su aree pubbliche predefinite, compatibilmente con il regolamento comunale, ma anche su spazi privati. Entro l’autunno il servizio potrà essere richiesto via smartphone tramite un’app.
Nessuna improvvisazione, tiene però a sottolineare Di Ciaccio: «I clochard assunti dovranno seguire un programma di riqualificazione professionale di circa due mesi per diventare giardinieri». La start up può infatti contare sull’appoggio di un network di associazioni e imprese attive in ambito sociale ed ecologista, tra cui Minima Urbania, start up green specializzata nel giardinaggio, che potrà fornire un supporto in termini di formazione. Quanto al modello di business scelto, Di Ciaccio è ottimista: «Siamo convinti che impresa e non profit possano convivere. Ce lo insegnano diverse esperienze italiane e internazionali». Il fondatore di Ridaje! in effetti non è nuovo a questo tipo di iniziative imprenditoriali. Sua creatura è la start up Pedius, che ha brevettato un’applicazione telefonica per sordi. L’impresa innovativa è riuscita a raccogliere sul mercato quasi due milioni di euro. «Per ora gli azionisti di Ridaje! sono un business angels e circa una ventina di giovani ricercatori e startupper. L’obiettivo, in prospettiva, è quello di aprire la partecipazione azionaria anche ai cittadini romani».