C’è un ranking in cui le italiane per una volta non sono maglia nera, come spesso accade quando si parla di lavoro. Ultime o quasi come tasso di occupazione, sono invece addirittura sul podio europeo se si spostano i riflettori sulle imprenditrici.
Sono il 17% della “forza lavoro” femminile, una percentuale che nell’Eurozona è superata solo dal 29 % delle Grecia. E, così, un quarto del valore aggiunto del nostro Paese è prodotto da donne “capitane” d’azienda. Si tratta di miliardi di euro che per quasi due terzi arrivano dal variegato mondo dei servizi (miliardi).
Scendendo più nel dettaglio, secondo l’elaborazione della Fondazione Moressa per Il Sole 24 Ore su dati Infocamere e Istat, il maggior contributo femminile si rintraccia in alberghi e ristoranti, dove si colora di rosa oltre il 30 % del «Pil». Segue l’agricoltura (28 %), mentre l’edilizia è al polo opposto (appena il per 6 cento).