L’uguaglianza di genere è un diritto umano fondamentale e un presupposto necessario per un mondo pacifico, sostenibile e prospero.
Per questo, i Governi, la società civile e le Nazioni Unite sono sempre più impegnati nel raggiungimento della parità di genere e nell’empowerment delle donne – in linea anche con l’SDG 5 dell’Agenda 2030 – e considerano il settore privato come un alleato chiave.
A ciò, si aggiunge una sempre più diffusa sensibilità al tema mostrata dalla comunità finanziaria: oggigiorno, al livello globale, investimenti pari a 397 miliardi di dollari sono gestiti tenendo conto di questioni relative all’uguaglianza di genere.
Impegnarsi per una partecipazione libera e paritaria delle donne al mondo del lavoro, significa guardare al futuro e facilitare lo sviluppo e la crescita dei mercati.
Recenti ricerche indicano che la piena partecipazione delle donne all’economia farebbe aumentare di 28 trilioni di dollari il PIL globale entro il 2025 e che il raggiungimento della parità di genere a tutti i livelli aziendali porterebbe ad un aumento della redditività, produttività ed efficacia organizzativa generale (McKinsey Global Institute, 2015).
Per le aziende, in particolare, la valorizzazione del potenziale delle donne impatta significativamente sulla produttività (con un aumento fino al 40%) e sui profitti, soprattutto se si agisce lungo tutta la catena di fornitura.
Per quanto riguarda il binomio donne e leadership, uno studio del Petersen Institute del 2016 dimostra come le imprese con più di una donna all’interno del proprio CdA rendano oltre il 3,7% in più ogni anno rispetto a quelle che hanno board completamente al maschile. Un trend simile è stato registrato anche in Italia dalla Consob: quando la percentuale di donne presenti in un CdA supera la “soglia critica” che varia tra il 17% e il 20%, si registra un effetto positivo e significativo su tutte le misure di performance utilizzate (Gender diversity e performance delle società quotate in Italia, Consob 2018). Guardando poi alle posizioni di management organizzativo, il conferimento di almeno il 30% dei ruoli di leadership alla componente femminile può incrementare del 6% il margine di profitto netto (Petersen Institute, 2016).
Nonostante queste evidenze positive spingano chiaramente in una direzione, la strada da fare resta ancora lunga. Esistono ancora molte barriere sociali, economiche e legali che impediscono alle donne di entrare nel mondo del lavoro, di progredire nella loro carriera o di far crescere il loro business. Molte lavoratrici continuano ad essere soggette a discriminazioni, pregiudizi e violenze che ostacolano le loro opportunità di contribuire al mercato e all’economia globale.
Per questo motivo, il tema gender è considerato come prioritario dal Global Compact Network Italia che ha deciso di dedicargli il suo quinto Business & SDGs High Level Meeting. “Colmare il divario della parità di genere: il ruolo delle imprese” è il titolo della prossima edizione che si terrà il 6 luglio 2020, a Milano e in modalità web, e sarà ospitata da Edison, azienda che aderisce all’UN Global Compact ed è “Membro Fondatore” del Network italiano.
La tavola rotonda riunirà Amministratori Delegati e Presidenti di aziende grandi e medie, attive in vari settori produttivi ma comunemente impegnate per lo sviluppo sostenibile.
Nell’occasione, si esploreranno gli scenari attuali e futuri sul tema; verranno presentati i Women’s Empowerment Principles (WEPs) – iniziativa congiunta di UN Global Compact e UN Women che offre una guida alle aziende per rispettare i diritti delle donne e valorizzare il loro potenziale sul luogo di lavoro, sul mercato e nelle comunità, ed il Gender Gap Analysis Tool; si condivideranno esperienze aziendali virtuose.
Interverranno nell’ordine: Nicola MONTI, AD, Edison; Marco FREY, Presidente, Global Compact Network Italia; Cristiana CARLETTI, Professoressa di Diritto Internazionale, Università di Roma Tre e Rappresentante per l’Italia, EIGE Expert Forum; Daniela BERNACCHI, Segretario Generale, Global Compact Network Italia; Micaela LE DIVELEC LEMMI, AD, Salvatore Ferragamo.
Per richiedere informazioni sull’iniziativa, scrivere a: Laura Capolongo, l.capolongo@globalcompactnetwork.org