ASIA Trento organizza un convegno online per raccontare la condizione della donna in Nepal. L’evento, che si terrà in data 23 settembre alle ore 10:00 online, si inserisce nell’ampio programma di conservazione ambientale e miglioramento della condizione femminile nel distretto di Rasuwa in Nepal, finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento e il network ASIA Trento, Roma e Nepal.
Roma, 16 settembre 2020 – Figlia, moglie, madre. In Nepal la donna non viene mai considerata tale, nonostante l’uguaglianza di genere sia regolamentata dalla costituzione nepalese del 2015 e nello stesso anno sia stata eletta la prima presidente donna nella storia del Nepal.
Con il convegno online “La metà senza voce. Discriminazione di genere e diritti delle donne in Nepal” ASIA Trento intende sensibilizzare la società civile sulla difficile condizione delle donne nel paese Himalayano, ancora tradizionalmente patriarcale, con una serie di interventi tutti al femminile: da quello di Esther Gallo, Professore Associato in Antropologia Sociale al Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento, a quello Radha Paudel, attivista nepalese e fondatrice della Global South Coalition for Dignified Menstruation, con approfondimenti della dottoressa magistrale Chiara Loro e dell’esperta in diritti umani e uguaglianza di genere Monica Santomartino. Anche la voce della moderatrice sarà quella di una donna, Valentina Lo Surdo, conduttrice radiotelevisiva.
Il convegno avrà luogo mercoledì 23 settembre dalle 10:00 alle 12:00 e potrà essere seguito iscrivendosi sulla pagina asia-ngo.org/asiatrento (l’iscrizione è gratuita).
Si tratta della prima di una serie di iniziative di sensibilizzazione previste da un progetto (http://bit.ly/NepalLangtang) che il network ASIA (composto da ASIA Trento, ASIA Roma e ASIA Nepal), in collaborazione con il Nepal Agroforestry Foundation, il Langtang Park e i partner trentini Associazione Forestali Trentini, Associazione Apicoltori Trentini e Trentino for Tibet, sta implementando per migliorare le condizioni di vita delle donne che abitano le aree limitrofe del Langtang Park, attraverso opportunità di reddito legate alla conservazione ambientale e alla promozione delle filiere forestali non legnose (creazione e gestione di vivai per la piantumazione di alberi per la riforestazione, allevamento, apicoltura, funghicoltura).
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