L’Italia è creatività, spirito d’intraprendenza, senso di comunità aperta e inclusiva. Partecipazione. E ha rivelato, anche in queste stagioni di malattia e dolore, un capitale sociale di straordinario valore, in cui le radici nella tradizione, il genius loci della bellezza e del “fare bene”, si incrociano con un forte spirito d’innovazione.
Il nostro dovere, oggi, è “Fare memoria”, per usare le parole del discorso di fine d’anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, attento a parlare di «serietà, responsabilità, solidarietà».
E dunque costruire futuro. Un futuro migliore per la next generation, come ci chiede il Recovery Plan della Ue, insistendo su ambiente, innovazione digitale, formazione. Una sfida generale di cultura.
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