(ANSA) – ROMA, 19 GEN – “Le donne sono la colonna portante della lotta alla pandemia: sono il 70% del personale sanitario.
Nella ricostruzione economica e sociale post Covid invece sono loro dedicate solo il 2% delle risorse nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’Italia intanto è ferma al penultimo posto nell’UE per occupazione femminile: 49% contro il 62% della media europea. Pretendiamo strategie chiare e non marginali a sostegno dell’occupazione femminile”. Lo chiede, in un comunicato, Carolina Gianardi cofondatrice di Inclusione Donna, ‘ong rosa’ con 40mila aderenti e una rete di 60 associazioni di imprenditrici e professioniste. “Del tutto insufficienti i 400mln per l’imprenditoria femminile”, rileva inoltre Gianardi.
“Nel periodo del Covid, le donne hanno perso il 2,2% del tasso di occupazione, quello di disoccupazione è salito del 2,3% e quello di inattività persino del 4%. Una donna su due è fuori dal mercato del lavoro, siamo al penultimo posto in Europa. Nel Piano Nazionale, le parole donne e parità spariscono persino dall’Indice – prosegue Gianardi – e vengono inserite all’interno di azioni di carattere generale da cui ci si aspettano ricadute sull’occupazione. E’ impossibile che questo ‘miracolo’ possa accadere nel quadro attuale di pesante retrocessione nella ‘corsa’ alla parità di genere, che fa scendere l’Italia dal 70° al 76° posto secondo il World Economic Forum”.
“Alla parità di genere assegnate risorse per solo 4,5 miliardi, pari al 2,3% del totale. All’imprenditoria femminile, duramente colpita dalla crisi, soltanto 400 milioni di euro! Non sono previsti interventi specifici per occupazione e rappresentanza femminile”, sottolinea ancora Gianardi.
“Senza un impegno chiaro sulle istanze che Inclusione Donna ha condiviso con le Istituzioni, ma di cui non vi sono tracce visibili nel Pnrr, è impensabile avvicinarsi agli obiettivi economici e sociali di lungo termine indicati dall’Europa per la ridefinizione del Piano Nazionale: la parità di genere deve essere al centro della ricostruzione economica e sociale post Covid, attraverso un piano con obiettivi e tempistiche concrete e chiare per la riduzione delle disuguaglianze nell’occupazione”, conclude la ‘portavoce’ di Inclusione Donna.
(ANSA).
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