Dal valore per gli azionisti agli interessi degli stakeholder: le mosse dei manager sembrano cavalcare il cambiamento
Il manifesto della Business Roundtable, e altri analoghi pubblicati negli ultimi due-tre anni hanno, come inevitabile, aperto le cataratte di un dibattito, peraltro ormai centenario, sui fini dell’impresa, o purpose come va di moda dire oggi. Per molti il passaggio, solo apparentemente innovativo, del manifesto segna la fine del mantra della massimizzazione del valore per gli azionisti per traghettare il business verso un’era di maggiore tutela degli interessi degli stakeholder, tra i quali emerge in primo luogo l’ambiente globale, elemento che appare sovraordinato rispetto agli altri. Ossia, per stakeholder non si considerano più solo i gruppi sociali rappresentati nella e dalla impresa come i dipendenti, i fornitori e i clienti, ma anche le realtà circostanti, da quella più ristretta costituita dalle comunità territoriali e locali a quella più ampia di tutte, ossia niente meno che il futuro del Pianeta nell’attuale contesto di cambiamento climatico.
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