Claretta Petacci fu considerata per decenni dagli storici solo l’amante che visse all’ombra del Duce e che per lui si sacrificò fino alla morte. In realtà fu ben altro e lo mette in luce questo ritratto inedito dovuto a una penna femminile, quella di Mirella Serri, membro del Comitato tecnico del Premio Anima.
Clara fu cinica e spregiudicata. Seppe costruirsi un suo spazio politico ed essere la «consigliera» del dittatore fino agli ultimi giorni. Utilizzò il suo potere in modo strategico: antisemita, fu grande ammiratrice di Hitler, curò gli interess idegli alleati nazisti nella Repubblica Sociale Italiana e sognò di trasferirsi a Berlino per trattare con il Führer i destini del fascismo e dell’Italia. Claretta è una delle protagoniste del Novecento, l’emblema femminile del volto buio e tragico del secolo passato, della Shoah e delle persecuzioni.