Le piccole e medie imprese costituiscono l’ossatura del tessuto produttivo nazionale e, data la loro numerosità, contribuiscono ad una quota significativa di consumi energetici.
Senza un serio coinvolgimento delle PMI gli obiettivi climatici italiani al 2030 non saranno raggiunti. Secondo uno studio della Fondazione sviluppo sostenibile e CNA le piccole e medie imprese italiane sono responsabili del 60% delle emissioni di gas serra, ma rischiano di rimanere indietro nella transizione ecologica per l’eccesso di burocrazia e la mancanza di strumenti incentivanti a loro dedicati.
L’Italia non potrà centrare gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione, dichiarati dal Governo, senza un pieno coinvolgimento delle piccole e medie imprese.
Le PMI generano il 60% delle emissioni di CO2 del manifatturiero e delle costruzioni, a conferma del numero elevato di “piccole” nei due comparti, e consumano energia per oltre 16 milioni di tep (tonnellate equivalenti di petrolio), pari al totale di gas utilizzato per riscaldare tutte le nostre case.
È quanto indica uno studio realizzato da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e CNA e presentato il 20 maggio in occasione del convegno dal titolo “Non senza le PMI” dal quale emerge la necessità di realizzare un quadro conoscitivo sul potenziale delle PMI in termini di riduzione delle emissioni e disegnare strumenti per gli interventi di decarbonizzazione pensati sulle caratteristiche delle piccole e medie imprese.
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