Caro direttore, se ce ne fosse ancora bisogno, la pandemia da Covid 19 chiarisce un orizzonte: il mondo globalizzato è indissolubilmente interconnesso e il suo modello di sviluppo, portato alle estreme conseguenze, sta mettendo a rischio la sopravvivenza stessa della specie. Il rapporto tra diffusione del virus, inquinamento e cambiamenti climatici non è l’unico punto.
Quando la crisi sanitaria si è trasformata in crisi sociale ed economica, la rapida diffusione di ‘disuguaglianze da Covid’ e nuove povertà ha rimesso al centro la grande questione della giustizia sociale (nel nostro Paese almeno un milione di nuovi poveri da pandemia) come stella polare di ogni democrazia sostanziale. La pandemia ha smascherato le nostre contraddizioni. Ha colpito per primi i lavoratori poveri, precari, alla periferia del sistema delle tutele. Ha ulteriormente bloccato l’autonomia delle giovani generazioni e messo alla prova i sistemi familiari, soprattutto le donne. Ha aumentato la fragilità sociale degli anziani. Ha moltiplicato le povertà educative.