La certificazione di parità di genere è uno strumento di recente introduzione volto a incentivare le aziende a porre in essere un cambiamento culturale in tema di inclusione e parità di genere che esplicherà i suoi effetti nelle strategia aziendale, nella governance, nei processi che interessano le risorse umane, nelle politiche di remunerazione, nella tutela della maternità e nella conciliazione vita-lavoro.
È stata introdotta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e istituita con legge n. 162 del 5 novembre 2021 di modifica del D. Lgs 11 aprile 2005 n. 198 (c.d. Codice delle Pari Opportunità) e potrà essere rilasciata a tutte le aziende/organizzazioni che dimostreranno l’effettività e l’efficacia delle proprie politiche in tema di parità di genere .
L’approvazione della prassi UNI/PdR 125:2022 (pubblicata il 21.3.2022), ha definito l’insieme di target da raggiungere e di politiche la cui implementazione da parte delle aziende sarà necessaria per ottenere la certificazione, il cui ottenimento, oltre a rafforzare l’immagine e reputazione aziendale, consentirà alle organizzazioni di accedere a sgravi fiscali e premialità nella partecipazione a bandi di gara italiani ed europei.
La certificazione è applicabile a qualsiasi tipo di organizzazione del settore privato, pubblico o senza scopo di lucro, indipendentemente dalle dimensioni e dalla natura dell’attività.
Il DPCM del 29 aprile 2022 (pubblicato in Gazzetta ufficiale del 1° luglio 2022) ha fissato i parametri con riferimento ai quali le aziende potranno avere la certificazione in base alla Prassi di riferimento Uni/PdR 125:2022.
Per consentire la misurazione del livello di maturità delle singole organizzazioni, la UNI/PdR 125 individua sei aree di valutazione: cultura e strategia; governance; processi HR; opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda; equità remunerativa per genere; tutela della genitorialità e conciliazione vita/lavoro.
Ogni area è contraddistinta da un peso percentuale che contribuisce alla misurazione del livello attuale dell’organizzazione e rispetto al quale è misurato il miglioramento nel tempo. A ciascun indicatore è associato un punteggio. L’azienda deve raggiungere uno score minimo di sintesi complessivo del 60%, e la verifica si ripeterà con cadenza annuale.