Al Cnel la presentazione del Rapporto sulla sostenibilità di Regioni, Province e Città: politiche climatiche, rigenerazione urbana e supporto alle aree interne per ridurre i divari. Ma servono coordinamento interistituzionale e più capacità di spesa.
Senza una gestione sostenibile dei territori, l’Italia rischia di rimanere indietro. Nonostante alcune buone pratiche e segnali positivi – come l’impegno dei corpi intermedi e la crescente consapevolezza dei cittadini – Regioni, Province, Città metropolitane, aree urbane e Comuni soffrono di ritardi su più fronti, dal rischio idrogeologico al consumo di suolo.
Questi i temi affrontati nell’evento di presentazione del Rapporto ASviS 2024 “I Territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile: alle radici della sostenibilità”, che si è tenuto il 13 dicembre presso la sede del Cnel a Roma. L’evento ha raggiunto 305 mila persone con oltre 84 mila visualizzazioni della diretta attraverso Vimeo, sul sito ASviS, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube ASviS. I media che hanno diffuso la diretta sui propri canali sono stati: Ansa, GreenReport, Il Giornale della Protezione Civile, Radio Radicale, Repubblica e Quotidiano Nazionale, e sulle pagine Facebook Ansa, Greenreport e Rai per la sostenibilità Esg.
Nel Rapporto, realizzato con il contributo incondizionato di Federcasse e Wind Tre, l’Alleanza ha fatto il punto sullo stato di salute dei territori nel periodo 2010-2023, attraverso l’elaborazione di circa 100 indicatori elementari e indici compositi.