Ieri: tre arresti a Padova per lo sfruttamento di immigrati nel settore della logistica, 29 denunce a Isernia (pagavano 20 euro per 14 ore di lavoro nei campi). Quattro giorni fa: due arresti nel Foggiano dopo la scoperta di un nuovo «ghetto» di bulgari per la coltivazione degli asparagi. Due settimane fa: in provincia di Latina Emergency ha portato alla luce l’uso di droghe contro la fatica tra i braccianti Sikh per reggere 12 ore di lavoro in serre e stalle.
Il caporalato in agricoltura in Italia forse non è mai stato tanto florido come in questi anni di crisi e di flussi migratori. Ma il problema è europeo e c’è chi sta peggio di noi.