di Enrico Marro.
La legge di Stabilità contiene una serie di norme che incentivano ulteriormente il welfare aziendale, cioè quella serie di prestazioni e servizi erogati dalle aziende (dagli asili nido ai buoni spesa all’assistenza integrativa) al posto dei premi monetari unilaterali o contrattati col sindacato e legati ai risultati (produttività, redditività, qualità, eccetera).
Si tratta di un tema importante, non solo perché questo tipo di prestazioni, grazie alla defiscalizzazione, potrebbe estendersi dall grandi aziende (Luxottiva, Barilla, Ferrero e altre che hanno fatto in questi anni da battistrada) alle piccole e medie, ma anche perché potrebbe trovare lo spazio che merita nella riforma della contrattazione, che dovrebbe impegnare nel 2016 i sindacati (Cgil, Cisl e Uil vareranno giovedì la loro proposta unitaria) e la Confindustria (potrebbe essere questo il primo appuntamenteo per il successore del presidente, Giorgio Squinzi).