Un modello integrato di intervento in favore di madri detenute con bambini. È stata siglata oggi la convenzione per la nuova fase operativa di “Casa di Leda”, la prima casa protetta per madri detenute con bambini.
Ne dà notizia l’Azienda pubblica di servizi alla persona “Asilo Savoia” che ne coordina le attività nell’ambito di una co-progettazione che vede coinvolte tre realtà del Terzo Settore: la cooperativa sociale Cecilia Onlus, la cooperativa Pronto Intervento Disagio Onlus e l’associazione di volontariato Ain Karim.
L’intervento si inquadra in un accordo promosso ai sensi della Legge 241/1990 da Regione Lazio con Roma Capitale e ASP Asilo Savoia e viene realizzato grazie all’apporto della Cassa delle Ammende del Ministero della Giustizia e al cofinanziamento della Direzione Inclusione Sociale della Regione Lazio nell’ambito dell’accordo di partenariato sottoscritto appunto tra la Cassa delle Ammende del Ministero della Giustizia e l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Lazio.
“Da oggi – ha dichiarato il Presidente di Asilo Savoia Massimiliano Monnanni – parte una nuova e ancor più importante fase per “Casa di Leda”. Dalla sperimentazione condotta in questi grazie alle sinergie tra Amministrazioni pubbliche e terzo settore nasce un modello integrato di intervento che consentirà non solo di rispondere agli obiettivi istitutivi delle case protette, ma anche e soprattutto di realizzare un effettivo reinserimento sociale e lavorativo delle donne avvolte e di pervenire a un monitoraggio omogeneo e con indicatori consolidati sull’andamento del fenomeno e sui follow up dei percorsi di uscita”.