Il documento propone il coordinamento delle politiche urbane secondo i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu per rendere più efficaci i programmi di governo delle città, nel rispetto degli orientamenti internazionali. Individua 23 target quantitativi da raggiungere entro il 2030. L’ANCI accetta la sfida e ripropone al Governo l’adozione di un’Agenda urbana nazionale che sostenga l’azione dei singoli sindaci
Coordinare le politiche urbane per “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”, come previsto dall’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile, e individuare obiettivi quantitativi su cui orientare l’azione delle autorità pubbliche (governo, regioni, comuni) e valutarne le performance.
Con queste finalità nasce l’Agenda Urbana per lo Sviluppo Sostenibile pubblicata oggi dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e dal Centro nazionale di studi per le politiche urbane (Urban@it) e scaricabile dal sito www.asvis.it. L’Agenda Urbana, elaborata con il contributo di decine di esperti della materia, mostra come i sindaci possano trarre ispirazione dall’Agenda 2030 per affrontare in modo coordinato problemi cruciali delle nostre città, dalla lotta alla povertà all’efficienza energetica, dalla mobilità sostenibile all’inclusione sociale.
Come indicato nell’introduzione del Sindaco di Bari e Presidente dell’Anci, Antonio Decaro, con questo documento i comuni italiani accettano la sfida posta dagli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e ribadiscono l’urgenza dell’adozione di una “Agenda urbana nazionale”.