“Dal welfare aziendale un incentivo al lavoro regolare” – Sole 24 ore – 9 novembre 2015

di Valentina Melis. Voucher da spendere per pagare asili-nido, centri estivi e invernali, borse di studio, baby sitter, badanti, assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti. Potranno riceverli dalle aziende, senza alcuna tassazione, i dipendenti del settore privato, con un reddito da lavoro entro 50mila euro nell’anno precedente, per un valore fino a 2mila euro…

MANAGER CON ANIMA XIV incontro

“RINASCITE. Progettare e lavorare per un futuro migliore”. Incontro con l’imprenditore Bill Niada.
“Una storia di vita. La creazione di un percorso di rinascita fatto di armonia, passioni e buone relazioni. Anche nell’impresa” Questo è stato il concept principale dell’incontro che, ripercorrendo l’esperienza personale di Bill Niada, è stato occasione per parlare di impresa sociale e dimostrare come attraverso l’attività economica ed imprenditoriale sia possibile creare valore e benessere per il territorio

“Aperte le candidature al Premio Cultura+Impresa, nuovo trend fra comunicazione e responsabilità sociale” – 5 novembre 2015 – EventReport

Cresce il numero delle imprese che fanno della cultura il settore primario dei propri investimenti nel sociale, affiancando a sponsorizzazioni e partnership anche le produzioni culturali d’impresa. Il Premio Cultura + Impresa, promosso dall’omonimo comitato non profit fondato da Federculture e The Round Table, è sostenuto da associazioni del mondo della comunicazione quali Assocom, Assorel, Ferpi, Upa, e l’edizione 2015 arriva in un momento favorevole di rinnovata motivazione dei privati a investire in cultura.

“La maternità? Un master di vita” – Todini “Il papa ha toccato una piaga che può essere rimarginata” – Avvenire – 1 novembre 2015

Il Papa “ha messo il dito nella piaga. E questo è un papa che sicuramente scuote le coscienze. Sa che quando mette il dito nella piaga, quella piaga può essere rimarginata.”. Luisa Todini, presidente di Poste italiane, imprenditrice ed ex parlamentare, è mamma e si definisce “madre lavoratrice pur con tanti privilegi”. Ieri è stata particolarmente toccata dalle parole di Francesco all’Ucid.

“Terzo Settore, il nodo del dividendo ai soci” – Sole 24 ore – 5 novembre 2015

Il Terzo Settore è a una svolta. Bene ha fatto il Governo Renzi ad accendere la miccia del dibattito con l’ormai celebre frase “il Terzo Settore non è il Terzo, ma è il Primo”. E bene ha fatto a fare seguire i fatti alle parole: le policy o sono concrete o non sono. Il disegno prospettato dal consulente di Palazzo Chigi, Vincenzo Manes, ha sollecitato un confronto serrato in un mondo che, nonostante sia diventato negli ultimi vent’anni sempre più centrale nell’economia e nella società italiana, ha spesso ragionato su se stesso e sui propri problemi in maniera ideologica, senza seguire un criterio fattuale e pragmatico.

“Da oggi le donne lavorano gratis” – Repubblica – 3 novembre 2015

La disparità sugli stipendi regala agli uomini un vantaggio di due mesi. Sembra incredibile, ma è così. Da oggi, più o meno, le donne in tutta Europa lavoreranno gratis. Non è uno scherzo, lo dice la Ue. Il “gender pay gap” calcolato non soltanto in denaro ma in giorni e ore. Gli stipendi delle donne sono così inferiori rispetto a quelli dei maschi, che a parità di incarichi e ruoli, è come se da oggi le lavoratrici smettessero di essere pagate, mentre i colleghi uomini continueranno ad avere in tasca lo stipendio.

«Una sfida etica e di mercato» – Sole 24 ore – 1 novembre 2015

“L’impresa è un bene di interesse comune. Per quanto essa sia un bene di proprietà e a gestione privata, per il semplice fatto che persegue obiettivi di interesse e di rilievo generale, quali ad esempio lo sviluppo economico, l’innovazione e l’occupazione, andrebbe tutelata in quanto bene in sé”. Papa Francesco nella grande aula Paolo VI riceve in udienza gli associati all’Ucid, Unione Cristiana imprenditori dirigenti presieduta da Giancarlo Abete, e parla di economia, impresa e lavoro, temi centrali della sua pastorale.

“La responsabilità sociale paga” – Repubblica – 2 novembre 2015

Da un sondaggio effettuato da Nielsen emerge che più di un consumatore su due è disposto a spendere di più pur di acquistare un brand sostenibile. E le aziende che hanno capito questo trend crescono più velocemente delle altre.

La sostenibilità ambientale e sociale nel largo consumo è in continua crescita non solo per motivi etici ma anche e soprattutto per motivi economici. Le aziende attente a questo tema vedono infatti il loro fatturato crescere a tassi superiori rispetto a quelle che non lo reputano importante.