Una piena inclusione lavorativa e finanziaria delle donne porterebbe a un incremento del Pil del 7%. Ma serve un cambio culturale. Così, in vista dell’evento D&I in Finance del prossimo 6 e 7 marzo, la Direttrice della School of Gender Economics dell’Ateneo capitolino, traccia – attraverso numeri e dati concreti – lo scenario di un tema sempre più strategico per le imprese, a partire dalle banche
I numeri sono più forti di qualsiasi rischio di cadere nella retorica. Rispetto alla platea di donne che potrebbero, solo una su due esercita un’attività lavorativa. Complessivamente, secondo il Global Gender Gap Report 2023, l’Italia si trova al 30esimo posto su trentasei in Europa e al 79esimo su 131 a livello mondiale in quanto a parità di genere. Dati, numeri, statistiche sono la materia prima su cui si basano i ragionamenti – che diventano libri, convegni, addirittura spettacoli live, come la sua ultima conferenza spettacolo “Piacere, Denaro!”- di Azzurra Rinaldi, economista, docente di Economia politica all’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, dove è anche Direttrice della School of Gender Economics.