Si può fotografare la felicità del mondo? Ci prova l’Onu che oggi presenta il “World Happiness Report” in occasione della Giornata internazionale della felicità. La prima edizione era stata pubblicata nel 2012 ( a sostegno dell’UN High level Meeting sulla felicità e sul benessere). Per capire se si è nati dalla parte giusta, bisogna guardare una classifica che non fa sconti a nessuno. Ci sono ottime possibilità di svegliarsi con il sorriso in Norvegia, per la prima volta in vetta alla graduatoria dei 156 Paesi. Molte meno in Italia. Il nostro Paese è al quarantottesimo posto perché, in compagnia di Spagna e Grecia, è considerato tra quelli che hanno avuto un tracollo nella qualità della vita media. Un risultato non proprio sorprendente, quasi che l’Opa alla felicità sia, da troppi anni, per noi utopica. Subito dietro la Norvegia ci sono invece Danimarca, Islanda, Svizzera, Finlandia, Paesi Bassi, Canada, Nuova Zelanda, Austria e Svezia. Tempi bui, al contrario per gli Stati Uniti scesi al quattordicesimo posto. L’America ha perso 0,51 punti, su una scala da 0 a 10, a causa del crollo del senso della libertà personale e la percezione di una maggiore corruzione a livello di governo e di business.