PREMIO IMPRESE PER INNOVAZIONE – XI EDIZIONE – scadenza 21 settembre 2020

Confindustria lancia la XI edizione del Premio Imprese x Innovazione (IxI), con l’obiettivo di assegnare un riconoscimento ufficiale alle aziende italiane che vogliono emergere e rafforzare le proprie capacità concorrenziali, facendo leva sul livello di innovazione raggiunto, non limitato soltanto a prodotto e processo ma che valorizzi l’organizzazione e la cultura dell’azienda stessa. La scadenza per la compilazione della documentazione, prevista per la partecipazione, è fissata al 21 settembre 2020.

L’unica ripartenza possibile è quella sostenibile

Il messaggio dell’Italia al Leaders Summit 2020 delle Nazioni Unite. “Recovery in a Sustainable Way”, questo il tema della sessione virtuale promossa il 16 giugno dal Global Compact Network Italia (GCNI) in collaborazione con il Network locale Switzerland and Liechtenstein. L’evento è stato organizzato nell’ambito dell’edizione 2020 del Leaders Summit del Global Compact, a cui hanno preso parte oltre 17.000 persone attive in tutto il mondo sui temi dello sviluppo sostenibile.

Comportamenti d’impresa e Sviluppo Sostenibile – iniziativa Sperimentale Istat

Negli ultimi anni il termine “sostenibilità” è stato sempre più spesso associato anche al mondo delle imprese, ponendo l’attenzione sull’impatto delle loro attività sull’ambiente naturale e sul benessere delle persone e dei territori dove operano. L’Istat ha quindi avviato un’iniziativa sperimentale per raccogliere informazioni sul fenomeno direttamente dalle imprese, al fine di produrre alcuni primi indicatori sulla diffusione e sull’orientamento alla sostenibilità nel tessuto produttivo italiano.

“Donne e lavoro i nodi da sciogliere” di Floriana Cerniglia, Lella Golfo, Paola Mascaro, Paola Profeta –- Corriere della Sera – 31 marzo 2020

L’Italia è ancora ancora ben lontana dalla parità tra uomini e donne sul lavoro. Il tasso di occupazione femminile è fermo al 49.5%, tra i più bassi d’Europa ormai da decenni. La crisi economica, la peggiore dal dopoguerra, causata dal Covid19 rischia di aggravare il dato e ci pone di fronte a un bivio: da un lato l’opportunità di cambiare rotta, di modificare le radici profonde degli attuali divari di genere sul lavoro, dall’altro il rischio di arretrare, lasciando che nuovi equilibri, anche peggiori degli attuali, si autodeterminino all’interno di uno scenario sostanzialmente immutato.

“Lavoro e cura per questo tempo. Ciò che gli uomini pensano e le donne sanno rinnovare” di Alessandra Smerilli –  30 maggio 2020

Dire uomo, in questo periodo di pandemia, e nei mesi o anni che seguiranno all’emergenza sanitaria, non include anche le donne. Anzi, è proprio il contrario, si tende a non vederle e a escluderle. Da una parte chiunque vive questi mesi tremendi con una donna, magari madre di figli in età scolare e magari in smart working, ha visto di più rispetto ai tempi ordinari il peso enorme, a volte insostenibile che le è caduto sulle spalle – ce lo dimenticheremo presto? Meno vediamo però che gli effetti della pandemia sono e saranno diversi e più pesanti per le donne.