Rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere: anno record di eco-investimenti. La sostenibilità è il fattore che ha consentito alle imprese di reagire alla crisi. E l’economia circolare non è più solo materia etica ma una leva di competitività. «Il nostro Paese primo in Europa per minore produzione di rifiuti e nuovi brevetti»
ll tema della sostenibilità ambientale, oggi ineludibile per l’intera comunità mondiale, era solo una scommessa e una sfida lanciata qualche decennio fa dai primi fondi d’investimento etici. La scelta strategica di puntare su questo tema ha avuto successo perché insistere da allora sul voto col portafoglio per le imprese all’avanguardia sui temi della sostenibilità ambientale ha significato anticipare la scelta di settori e imprese vincenti del futuro alla luce dell’aumentata urgenza del problema dell’inquinamento e del riscaldamento globale.
Robert Watson, il super scienziato britannico interviene alla Camera sulla biodiversità.
Più alberi fuori e dentro le metropoli, per tagliare la CO2 e fermare il climate change. Boeri, padre della riforestazione urbana, spiega come si può fare. Tutto è cominciato a Milano.
Due anni di Buone Notizie e il tessuto civile del nostro Paese. Riscoprire gli insegnamenti, da Antonio Genovesi a papa Francesco. La Napoli illuminista parlava di fiducia e mutualità, oggi il Terzo settore rilancia e getta le basi di una nuova economia.
A dispetto dei luoghi comuni, l’Italia occupa il terzo posto in Europa nella classifica di “eco-efficienza”. Risultati particolarmente brillanti nella riduzione dell’uso di materie prime o nel riutilizzo dei materiali. Intervista a Ermete Realacci.
Finanza sostenibile, via alla fase 2. Se gli investimenti connessi con la corporate social responsability hanno ormai raggiunto in tutto il mondo il livello stellare di 30 trilioni di dollari (secondo la Global sustainable investment review finanziata ogni anno dal gestore francese Hermes, da Ubs e da Rbc-global asset manager) ora comincia un’altra storia. Si tenta il salto di qualità con l’emissione di veri e propri “Social impact bond”.
432 mila imprese italiane negli ultimi 5 anni hanno investito sulla green economy per superare la crisi e affrontare il futuro . In Italia 3,1 milioni di green jobs, il 13,4% degli occupati.
Aumenta il numero di professionisti della sostenibilità e migliora la loro posizione all’interno delle gerarchie aziendali, anche se la capacità di incidere sui processi strategici delle imprese risulta ancora limitata.
L’industria italiana deve eccellere in termini di bellezza, armonia, equilibrio e tecnologia, ma anche essere modello di azione e di coesione sociale.