“La nostra impronta sul futuro” di Riccardo de Palo – Il messaggero – 5 giugno 2018
Parla il grande pioniere dello sviluppo sostenibile inventore del concetto di “Ecological footprint” che serve a governi e imprese per prendere decisioni.
Parla il grande pioniere dello sviluppo sostenibile inventore del concetto di “Ecological footprint” che serve a governi e imprese per prendere decisioni.
Le attività produttive puntano sempre di più sui sistemi chiusi di riutilizzo dei materiali: riducono l’impatto ambientale e realizzano profitti.
L’appello dell’economista Enrico Giovannini, portavoce di Asvis. «Rispetto e cura del pianeta vanno messi al centro delle scelte politiche e della società». L’Italia in ritardo sugli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Serve un «salto culturale».
Come immaginiamo l’Europa che uscirà dalle elezioni del prossimo anno? Come l’Unione finalmente impegnata a fare della sostenibilità la strada per combattere povertà e disuguaglianze in crescita. E forse riaccendere il “sogno europeo” delle origini.
Parla Massimo Giordano, Managing partner di Mckinsey per il Mediterraneo: “tra il 5 e il 15%dei dipendenti dovrà cambiare lavoro e la metà delle mansioni sarà colpita dalle nuove tecnologie. Servono corsi di riqualificazione”
Ho accettato con entusiasmo di far parte del comitato scientifico dell’avventura di Buone Notizie per due fondamentali ragioni. La prima ragione è che le buone notizie sono per definizione sottorappresentate nella comunicazione. La seconda ragione è che focalizzando l’attenzione e studiando in profondità le caratteristiche delle buone pratiche possiamo identificare circoli virtuosi aiutando a farne nascere e ad ispirarne altre.
“Economia circolare”; una “materia” sempre più strategica oggi, ai tempi di Industria 4.0 e Agenda digitale, e,per questo, da diffondere nelle nostre aziende. Partendo proprio dai vertici, vale a dire imprenditori e dirigenti. È questo il “cuore” del progetto «Management e Imprese alla sfida dell’economia circolare», realizzato, in partnership con il Sole24 Ore,da Confindustria con la collaborazione di Sistemi Formativi Confindustria e Università Luiss «Guido Carli», e con il supporto dell’associazione 4.Manager.
I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenza Onu 2030 siano «la bussola per orientare il programma di azione del prossimo Governo. Sono solo 12 gli anni che restano per realizzare gli impegni internazionali che il Paese ha sottoscritto nel 2015». Questo il messaggio del Festival italiano dello Sviluppo sostenibile promosso da Asvis e inaugurato il 22 maggio a Roma.
“Questo festival non affronta il tema dell’ambiente ma del futuro dell’Italia e del suo posto in Europa. La finanza mondiale ha già scelto il percorso verso la sostenibilità con investimenti per 23 mila miliardi di dollari. Nell’arco dei prossimi mesi dovremo fare scelte determinanti per il nostro Paese da oggi al 2030. È meglio non sbagliarle”.
Le classifiche degli Stati basate non sulla finanza ma sul rispetto dei diritti. Dalla tripla EEE di Nuova Zelanda e Paesi nordici alla Turchia declassata a E. L’Italia oggi oscilla tra EE+ e EE- dopo aver toccato il livello più basso nel 2010.
I nostri punti critici: giustizia, corruzione e conflitti di interessi.