“La sostenibilità piace (e paga)” di Carlotta Clerici – Il Corriere della Sera – Supplemento l’Economia
Iraldo (Sant’Anna): i consumatori seguono le politiche ambientali delle imprese. Uno su due è disposto a spendere di più
Iraldo (Sant’Anna): i consumatori seguono le politiche ambientali delle imprese. Uno su due è disposto a spendere di più
Si investe sempre più guardando, oltre ai fondamentali di un’azienda, anche ai suoi comportamenti in tema di rispetto dell’ambiente, dei diritti sociali o di buon governo societario, ma il principale ostacolo alla diffusione degli investimenti Esg è il timore che l’esclusione delle aziende poco virtuose possa penalizzare la performance del portafoglio, preoccupazione espressa, ad esempio, da 220 dei 500 investitori istituzionali intervistati da Schroders per il suo Institutional Investor Study 2017.
Il rapporto Istat: i ragazzi dai 18 anni in su dicono di poter contare in media su 5,4 congiunti prossimi e su altri 1,9 altri parenti. I millennials vanno di più in biblioteca.
Nella galassia del volontariato, che per sua natura è in perenne movimento, sta crescendo di importanza il fenomeno del volontariato d’impresa. Questa dicitura viene oggi normalmente riferita non tanto alle partnership spontanee e occasionali tra aziende e organizzazioni non profit, che sono sempre esistite e che mantengono una propria significativa consistenza, quanto ai progetti nei quali l’impresa promuove, incoraggia e supporta direttamente la partecipazione attiva dei dipendenti ad attività delle comunità locali o degli enti.
Lo studio Iref (Acli): per gli italiani sotto i 30 anni l’«imprinting» della precarietà.
Grande successo per la seconda edizione di #afiancodelcoraggio, il concorso letterario di Roche dedicato alla sclerosi multipla. Proclamato l’8 maggio il vincitore che diventerà uno spot cinematografico di sensibilizzazione alla patologia girato da Enrico Vanzina.
Cerimonia di assegnazione del premio delle eccellenze italiano dedicato a Guido Carli dalla nipote Romana Liuzzo. Quattordici personalità che hanno mostrato con i fatti di “credere in un’Italia migliore” ha sintetizzato Liuzzo.
Per superare gli ostacoli all’inclusione delle donne nel mondo del lavoro serve una rivoluzione culturale, vanno adottati modelli lavorativi più flessibili, politiche di conciliazione tra vita lavorativa e familiare, insieme a misure di welfare aziendale.
Dopo la stagione della qualità e dell’innovazione, quasi come il traguardo di un percorso, per il Terzo settore sembra sia arrivato il momento dell’impatto. Da un paio di anni il tema è al centro di un intenso dibattito e confronto che coinvolge non solo gli addetti ai lavori del non profit e dell’impresa sociale ma anche altri interlocutori, ad iniziare dai finanziatori di queste organizzazioni: pubblica amministrazione, cittadini, enti filantropici, banche e fondi d’investimento.
Un tempo di contrazione e fragilità dei diritti sul posto di lavoro, sembrano segnare una controtendenza le numerose iniziative di welfare aziendale che, nell’ultimo decennio, continuano a moltiplicarsi nelle imprese italiane.