“Il divario di genere rimane al 20%, tra i più alti nell’Ue” di Maurizio del Conte – Corriere della Sera – 2 marzo 2018

Fra i documenti presentati al World Economic Forum di Davos, qualche settimana fa, il Gender Gap Report 2017 delinea un quadro di cui certo non possiamo rallegrarci. L’indice che misura lo scarto tra uomini e donne pone infatti l’Italia all’82° posto su 144 Paesi, a distanze siderali non solo dagli Stati scandinavi, notoriamente al vertice delle graduatorie relative alle pari opportunità, ma anche da realtà quali la Germania (11° posto) e la Francia (12° posto).

Follow up Biennale Csc 2018: Le Carte Sostenibili dell’italia

Investire in sostenibilità non è solo un fatto culturale, ma ha un ritorno sul piano economico: è un driver di sviluppo globale, è un business e attrae finanziamenti e il nostro Paese in questo settore può e deve essere protagonista.
Questo il principale messaggio del rapporto biennale del Centro Studi Confindustria “Le sostenibili carte dell’Italia” presentato a Verona, nella due giorni di appuntamenti dedicati alle Assise Generali.

Follow Up ASSISE 2018: Il Piano per lavoro, crescita e riduzione del debito

Lavoro, crescita e riduzione del debito: tre mission per un progetto che rimetta la questione industriale al centro dell’agenda politica. Si sono concluse a Verona con la presentazione di un piano organico di politica economica, che sarà sottoposto a tutti in partiti in campo per le prossime elezioni, le Assise Generali di Confindustria. Grandissima la partecipazione da parte di imprenditori di tutta Italia.

“La prima previsione del governo sul Bes: l’Italia migliorerà” – Avvenire – 21 febbraio 2018 Le stime. Il Tesoro consegna al Parlamento la sua relazione: saliranno i redditi, calerà la disuguaglianza, crescerà l’occupazione. Stabili le emissioni inquinanti Migliora il reddito disponibile delle famiglie, che nel 2020 potranno disporre di un migliaio di euro in più, e si attenua leggermente la disuguaglianza. Sono le previsioni del ministero dell’Economia per il triennio 2018-2020 relative agli indicatori di benessere equo e sostenibile (Bes). Lo scenario emerge dalla prima Relazione inviata ieri dal Mef al Parlamento, come previsto dalla legge di riforma della contabilità pubblica. Il documento evidenzia l’evoluzione dei primi quattro indici del Bes introdotti in via sperimentale, sulla base degli effetti determinati per il triennio in corso dalle misure introdotte dalla legge di bilancio approvata lo scorso dicembre: riguardano il reddito (comprensivo dei trasferimenti dalle Amministrazioni pubbliche), la disuguaglianza dei redditi, il tasso di mancata partecipazione al lavoro e le emissioni di Co2 e altri gas inquinanti nell’atmosfera. Grazie alla ripresa economica ea misure specifiche introdotte negli ultimi anni, i dati indicano una dinamica positiva per il reddito disponibile aggiustato pro capite.

Migliora il reddito disponibile delle famiglie, che nel 2020 potranno disporre di un migliaio di euro in più, e si attenua leggermente la disuguaglianza. Sono le previsioni del ministero dell’Economia per il triennio 2018-2020 relative agli indicatori di benessere equo e sostenibile (Bes).