“La cultura d’impresa rilanci il suo valore sociale” di Danilo Broggi – Economy – 2 aprile 2020

Carlo Bonomi o Licia Mattioli: chiunque di essi sia stato nominato presidente di Confindustria avrà un lavoro complesso e faticoso da svolgere. Ma al di là di impegni cogenti, al di là dei programmi ricchi di sfide specifiche e di scadenze da cogliere, io ritengo – sommessamente, ma con profonda convinzione personale – che il punto centrale della prossima agenda debba essere la diffusione e la valorizzazione della Cultura di Impresa, presupposto “valoriale” imprescindibile se si vuole riaprire un tavolo nel quale discutere di iniziative che riportino il nostro paese a crescere.

“Impresa è cultura (e la nostra forza). Perciò dico sì al Fondo” di Antonio Calabrò – Corriere della Sera – 31 marzo 2020

“Gli italiani, abituati fin dal Medio Evo a produrre, all’ombra dei campanili, cose belle che piacciano al mondo”. In questa sintesi perfetta Carlo Maria Cipolla, uno dei maggiori storici europei dell’economia, ha raccontato le caratteristiche principali della nostra impresa: le radici, il legame con i territori, la forza distintiva della bellezza e della qualità della manifattura, la vocazione internazionale. Cultura d’impresa dunque, come chiave competitiva.