di Ban Ki-moon
Nei miei ormai nove anni di mandato come Segretario generale, visitando i luoghi nel mondo che sono tra i più esposti al cambiamento climatico, ho segnalato continuamente a governanti mondiali, imprenditori, comuni cittadini la necessità di un’urgente risposta globale.
Perché questo tema mi sta tanto a cuore? Innanzitutto, come qualunque nonno, voglio che i miei nipoti si godano la bellezza di un pianeta in salute. E come qualsiasi essere umano, mi duole dover constatare che inondazioni, siccità, incendi facciano sempre più danni, che stati insulari stiano scomparendo e che un incalcolabile numero di specie sia destinato a estinguersi. Come Sua Santità papa Francesco e altri leader religiosi ci hanno ricordato, abbiamo il dovere morale di agire in solidarietà con i poveri e i più vulnerabili, che, pur tra i minori responsabili delle cause del cambiamento climatico, saranno però i più esposti ai suoi effetti deleteri.