La gender diversity nella composizione degli organi di amministrazione e controllo delle società quotate raggiunge a fine 2020 il massimo storico, riflettendo anche l’applicazione della Legge Golfo-Mosca, che ha consentito all’Italia di fare passi da gigante verso la chiusura di un divario in pochi anni anziché in svariati decenni. Non solo, i board italiani sono divenuti negli anni più giovani, con più elevati livelli medi di istruzione e varietà di background professionale.
È quanto emerge dalla presentazione del IX Rapporto sulla corporate governance delle società quotate italiane, un flagship-report della Consob che permette di monitorare nel tempo l’andamento delle variabili del governo societario delle imprese quotate. Si tratta perciò di un vero e proprio termometro del funzionamento della corporate governance in Italia.
Mai così tante le donne nei CdA, ma le Amministratrici Delegate sono appena il 2%
La fotografia, vista in comparazione con quelle degli ultimi anni, delinea dati interessanti sulla diversity nei rinnovi dei Consigli di Amministrazione. Alla fine del 2020 la presenza femminile negli organi sociali degli emittenti quotati italiani raggiunge quasi il 39% degli incarichi di amministrazione e di controllo: le 76 società che hanno rinnovato la composizione dell’organo amministrativo nel 2020 mostrano una presenza media di quattro donne, pari al 42,8% del board.
La presenza femminile rimane in ogni caso solo “marginalmente inferiore” nelle altre società, non solo in quelle che hanno effettuato l’ultimo rinnovo in applicazione della legge Golfo-Mosca, ma anche in quelle che in tale occasione non erano tenute ad applicare alcun criterio di riparto di genere (26 imprese). L’ingresso massiccio delle donne nei CdA è un dato positivo due volte, perché – come scrive Antonella Mariani sull’Avvenire – manda un segnale culturale al Paese e offre prospettive migliori alla ripresa economica, perché è accertato dalla stessa Consob che la maggiore differenziazione grazie alle nuove arrivate con età media più bassa e titoli di studio più alti ha garantito negli ultimi anni migliori performance economiche alle società.