di Vincenzo Trione.
Alcuni esempi: il Museo del Cappello Borsalino di Alessandria e la Galleria Campari di Sesto San Giovanni; la Casa Martini di Pessione e la Fondazione Pirelli di Milano; il museo della plastica PLART di Napoli e quello sul tessile di Busto Arsizio; quello sulla Birra Peroni di Roma e quello della Kartell di Noviglio; quello sulla macchina del caffè di Binasco e quello sulla liquirizia Amarelli di Rossano; quello della Ferrari di Modena e Maranello e quello della Perugina di Perugia; quello sulle motociclette di Tradate e quello sul cavallo giocattolo di Grandate; quello sull’Alfa Romeo di Arese e quello sulla Ducati di Borgo Panigale; la Zucchi Collection di Milano e l’Officina Profumo Farmaceutica di Firenze; la Collezione Maramotti di Reggio Emilia e il Museo Ferragamo di Firenze. Senza dimenticare i musei sul web, come il Valentino Garavani e il Magneti Marelli.
Sono, questi, alcuni tra i più importanti musei d’impresa italiani. Rappresentano un’unicità a livello internazionale.
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