Il Centro Astalli, in collaborazione con il CeFAEGI – Centro di Formazione per l’Attività Educativa dei Gesuiti d’Italia, propone un ciclo di incontri per offrire una lettura aggiornata e strumenti didattici sui temi del cambiamento climatico, dei rifugiati ambientali e del contributo delle tradizioni religiose in questo scenario.
● La crisi climatica tra guerre e mobilità umana: una lettura interreligiosa
Fra le cause scatenanti di guerre e migrazioni forzate sempre più spesso ci sono fattori legati al clima. In aree come il Sahel o il Pakistan le condizioni di estrema povertà determinate da siccità, inondazioni e alluvioni causano ingenti spostamenti della popolazione. Le guerre in Siria o in Congo sono alimentate anche da interessi economici e legati allo sfruttamento delle materie prime.
Le religioni si interrogano da tempo sui temi della mobilità, delle migrazioni climatiche e della cura dell’ambiente. Nel caso delle tradizioni abramitiche, la denuncia del degrado sociale, connessa con il deterioramento dell’ambiente, ha origine nella tradizione profetica. Anche le tradizioni religiose orientali hanno da sempre sostenuto il forte legame tra ambiente ed esseri umani, da cui ne scaturisce la necessaria educazione al rispetto della natura e della vita in ogni sua forma.
Quale aiuto può arrivare dalle tradizioni religiose sul rispetto e la cura della Terra come bene comune?
intervengono:
– Imam Nader Akkad, Grande Moschea di Roma
– Padre Giulio Albanese, africanista
– Riccardo Cristiano, giornalista