Dopo le prime sei tappe in Lombardia da Milano a Mantova è arrivato a Brescia il Festival itinerante sulla «cultura del dono». Non richiede per forza denaro ma un atteggiamento di vita. E in questo senso il mondo è pieno di «piccoli, anonimi Bill Gates».
«E tu lo sai chi è un filantropo?». Letteralmente basterebbe l’etimologia greca, amico dell’uomo, e per estensione quel che si trova su wikipedia o più o meno qualsiasi dizionario: «Persona che si interessadellafelicità e del benessere del prossimo anch eattraverso atti di solidarietà »,arrivederci e grazie. Ma per rispondere a questa domanda nella società complessa di oggi, dove le situazioni cambiano a grande velocità e la realtà impone soluzioni sempre nuove, forse una definizione sola non è sufficiente.
E infatti è stato questo il punto di partenza della nuova tappa del Festival della Filantropia, che dopo Milano-Bergamo-Mantova-Bollate- Verbania-Lodi ha appena toccato Brescia proponendo come tema «la cultura del dono in primo piano ».
Accanto a Fondazione Cariplo, sin dall’inizio promotrice di questo percorso, il compito di dare sostanza organizzativa alla tappa l’ha assunto la Fondazione della comunità bresciana che attraverso il Festival ha dato voce al mondo della solidarietà e del volontariato del posto.