Vero, molto è stato fatto. Vero, molto resta da fare. Mentre nelle società multinazionali il numero di donne e di uomini quasi si equivale, e quindi si crea quel bacino di talenti da cui attingere per le posizioni apicali, nelle società che hanno la loro “testa” in Italia, i numeri sono completamente diversi: le donne sono un terzo del totale.
Questo testimonia tre cose: 1) conferma che il tasso di occupazione femminile italiano è molto più basso della media internazionale; 2) che è radicata una cultura fortemente incentrata sul lavoro maschile; 3) che sono necessari meccanismi di misurazione per far sì che queste asimmetrie finalmente spariscano.