Per affrontare l’emergenza sanitaria Covid-19, il Gruppo Enel ha attuato a livello mondiale misure per la tutela della salute dei propri dipendenti, garantendo allo stesso tempo sicurezza e continuità del servizio.
Il Gruppo ha pertanto attivato lo smart working continuativo in tutti i Paesi e per tutti i suoi dipendenti fino a nuovo avviso, con l’eccezione delle attività che non possono essere differite in quanto necessarie per garantire l’erogazione dei servizi e la sicurezza dei sistemi elettrici nazionali. Inoltre è stata stipulata un’assicurazione a copertura degli oltre 68.000 dipendenti in caso di ricovero da virus Covid-19. LA soluzione rappresenta in assoluto il primo intervento assicurativo al mondo volto a garantire assistenza a livello globale rispetto all’attuale fenomeno di pandemia.
In Italia Enel ha siglato un accordo con le segreterie nazionali delle Organizzazioni Sindacali del settore elettrico, con il quale ha dato avvio alla “Banca delle Ferie” a tutela dei lavoratori dell’azienda impegnati in attività operative che non possono essere effettuate da remoto e che, in ottica di sicurezza, sono ridotte o sospese durante il periodo di lockdown. L’accordo rappresenta una novità, non solo per il settore elettrico. Utilizza, infatti, misure contrattuali straordinarie e innovative per rendere l’attuale organizzazione emergenziale sostenibile, attraverso strumenti come il coinvolgimento solidaristico attivo su base volontaria dei dipendenti con la donazione delle ferie. Sono state già 21.797 le giornate donate fino a questo momento grazie alla generosità di oltre 11.800 persone Enel.
Inoltre è stato diffuso l’invito a tutti i dipendenti a continuare a donare il sangue e attivato un servizio di assistenza psicologica da remoto con un numero verde dedicato, a cui si può accedere anche restando anonimi e che può trasformarsi in un percorso terapeutico prolungato.
Per rispondere alle esigenze sanitarie e dare un supporto al nostro Paese, attraverso la Onlus del Gruppo, Enel Cuore, l’azienda ha stanziato 23 milioni di euro a sostegno di:
- Attività̀ della Protezione Civile, in prima linea nel combattere la diffusione del virus, per consentire l’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuali;
- Enti pubblici e strutture sanitarie per la creazione di nuovi posti letto e per l’acquisto di apparecchiature necessarie, sia nelle aree maggiormente colpite del Nord Italia che nel resto del Paese;
- Organizzazioni del Terzo Settore, per garantirne sicurezza e continuità dell’operato;
- Amministrazioni locali impegnate a favore di coloro che più di altri sono messi in difficoltà dall’emergenz
Nell’ambito del progetto “Illuminiamo le tavole”, a Milano sono state donate 2,5 tonnellate di generi alimentari e prodotti per l’infanzia alle case di accoglienza della Fondazione Arché, che ospitano 17 famiglie con circa 30 bambini e ragazzi.
Anche E-Distribuzione, la più grande società in Italia nel settore della distribuzione di energia elettrica, è scesa in campo, donando un collegamento alla propria rete elettrica (o aumenti di potenza) in favore di strutture sanitarie pubbliche o aree sanitarie, anche temporanee, sino al termine dello stato di emergenza.
Infine, a sostegno del Terzo Settore, il 1° maggio è partita una campagna interna di crowdfunding rivolta a tutti i dipendenti con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare ad alcune Associazioni no profit particolarmente attive nei confronti delle persone più colpite dall’emergenza sociale (anziani, persone a rischio povertà o senza fissa dimora, persone con disabilità, infermieri in prima linea contro il virus). La raccolta andrà a finanziare progetti della Comunità di Sant’Egidio, della Caritas Italiana, della Fondazione Banco Alimentare Onlus, della Federazione Italiana Superamento Handicap e della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche. Il top management contribuirà alla campagna, destinando parte della propria remunerazione alle iniziative di solidarietà. Enel Cuore parteciperà raddoppiando quanto verrà raccolto.