Ill Mef interroga gli stakeholder sul perimetro di applicazione.
La Commissione europea ha definito un perimetro minimo per l’ambito di applicazione della direttiva 2014/95/UE. Il Mef nel documento in consultazione chiede i motivi per un eventuale estensione ad altre imprese. Occhio al gold plating.
A quali imprese dovrà essere applicata la direttiva non financial? È questa una delle tematiche poste dal Mef nel documento di consultazione alla direttiva 2014/95/UE. Il testo europeo lascia infatti un certo margine di discrezionalità a favore degli Stati membri nell’attività di trasposizione e recepimento della normativa e per il Ministero si è rivelato opportuno procedere a una «preventiva assunzione di decisioni circa le scelte di fondo che connoteranno le future disposizioni legislative».
Un metodo che ha l’obiettivo di rendere più agevole la stesura di un articolato, da porre successivamente anch’esso in consultazione, che realizzi l’effettivo recepimento della direttiva. La consultazione rimarrà aperta fino al 3 giugno ed ETicaNews sta dedicando un ciclo di articoli ai quesiti posti dal Mef.
Nella sezione due del documento si affronta il nodo dell’ambito di applicazione che nella direttiva europea riguarda un perimetro ristretto di aziende ma che può essere ampliato a discrezione degli Stati membri.