“TRANSIZIONE VERDE E GUSTO DEL FUTURO. Da soli non si può” è il titolo della XIX edizione del Seminario Estivo di Symbola e la IX del Festival della Soft Economy. E oggi avere una chiara visione del futuro significa essere consapevoli che affrontare con coraggio la crisi economica prodotta dalla pandemia da COVID19 e la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta, come afferma il Manifesto di Assisi, una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più sostenibili, più forti, e per questo più capaci di futuro.
È una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali. Va portata avanti senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno.
L’Europa ha accettato questa sfida mobilitando importanti risorse per la coesione, la transizione verde, l’economia digitale e l’innovazione. E assumendo l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050.
L’Italia può dare un importante contributo in questa direzione grazie alla sua capacità di tenere insieme competitività, ambiente e coesione sociale, innovazione e tradizioni antiche, empatia e tecnologia, bellezza, capitale umano e comunità. Una sfida che riguarda anche le Marche e trova una sua centralità, non solo geografica, nell’Appennino impegnato in una ricostruzione chiamata a porre le basi affinché le comunità tornino ad abitare territori, borghi e piccoli comuni.
Anche così l’Italia insieme all’Europa, può dare un importante contributo a “non sprecare la crisi”, a costruire un mondo più sicuro, più civile, più gentile.
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