L’intervento del segretario generale di Social Impact Agenda per l’Italia, dopo la pubblicazione del numero del magazine di giugno: «Nel 2019 le Nazioni Unite stimavano il valore del fabbisogno annuale di investimenti verso gli SDG pari a 3,5 trilioni di dollari. Un valore che, se comparato con il valore della ricchezza a livello globale (399 trilioni di dollari), risulta assolutamente modesto (meno dell’1%). Occorre accelerare»
Non c’è più tempo da perdere. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), definiti dalle Nazioni Unite, sono ancora lontani da essere raggiunti. Se già prima della pandemia da Covid-19 non eravamo sulla buona strada per il loro conseguimento, ancor di più adesso l’avanzamento verso gli obiettivi non sta avvenendo con la necessaria velocità, osservando uno stallo o addirittura un passo indietro in alcune aree, per esempio rispetto all’obiettivo 3 (buona salute e benessere) o all’obiettivo 10 (riduzione delle diseguaglianze).
Forti di consapevolezza e speranza possiamo, tuttavia, lavorare per trovare modi diversi di fare le cose, al fine di stabilire una società più resiliente e sostenibile. Sono gli stessi SDG a poterci indicare il percorso da seguire, essendo profondamente radicati nei diritti civili, economici e sociali universali: l’Agenda 2030 ci fornisce la cornice adatta ad affrontare queste sfide ambientali e sociali complesse in una maniera integrata e inclusiva, evitando approcci rigidi e frammentati.
Nel 2019 le Nazioni Unite stimavano il valore del fabbisogno annuale di investimenti verso gli SDG pari a 3,5 trilioni di dollari. Un valore, di primo acchito, enorme, ma che, se comparato con il valore della ricchezza a livello globale (399 trilioni di dollari), risulta assolutamente modesto (meno dell’1%) (Credit Suisse, 2020).
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