Da revisore a Kpmg a coach itinerante. “Allievo di Patch Adams, sono giullare Zen”
Abbonderà anche sulla bocca degli stolti. Ma il riso fa bene al cuore: parola di Gianni Ferrario, di professione “giullare zen” e “felicitattore”. Uno che, dopo 25 anni passati a spulciare conti e bilanci in società multinazionali, ha deciso di cambiare vita per insegnare agli altri il potere terapeutico della risata. Ride (ovviamente) quando spiega che “mai più avrei pensato di trovarmi a questo punto”. Ferrario ha fatto della sua passione, del talento e dello studio un mestiere che lo ha portato in giro per l’Italia (ma anche in Spagna, negli Emirati, negli stati Uniti), fra aziende, università, teatri con spettacoli, workshop, lezioni. Ha unito il linguaggio degli antichi giullari, il grammelot, alle tecniche dello yoga. Ha creato un ponte fra le credenze popolari, gli insegnamenti di saggi e misti e le moderne neuroscienze. Tutto per dire che sì, si può imparare a essere felici.
Un passo indietro. Ferrario è milanese, ha 70 anni energicamente portati (diciamo che è un ottimo testimonial delle sue teorie), è laureato in Economia e Commercio e la sua vita cambia nel 2000. Fino ad allora aveva lavorato appunto per grosse aziende o multinazionali: revisore dei conti, direttore amministrativo, consulente. Il suo percorso professionale procede in parallelo con quello spirituale segnato dall’incontro con il gesuita padre Gian Vittorio Cappelletto che gli insegna, mutuate anche da un’esperienza in India, le tecniche della “meditazione profonda”. Sullo sfondo ci sono la passione per il canto (da ragazzo con i due fratelli fonda un trio gospel, per dire) e per il teatro (con alcuni amici del gruppo di meditazione, “I ricostruttori”, mette in scena spettacoli di cabaret accompagnati da jazz band).
Insomma le basi per spiccare il salto c’erano. Mancavano forse solo un pizzico di coraggio e fiducia in se stessi. Ma alla fine arriva la rivoluzione. “Qualche amico – racconta – mi ha spinto e anche mia moglie e mia figlia mi hanno incoraggiato: io ero un po preoccupato perché lasciavo il certo per l’incerto, ma ha prevalso il mio lato allegro. La prova generale è stata a una convention di Kpmg, azienda in cui avevo lavorato come revisore”. E’ un seminario aziendale di due giorni per accogliere i nuovi assunti: “I vertici mi chiedono di andare a stemperare il clima, di inventare qualcosa che sciolga questi ragazzi un po ingessati e molto emozionati”. L’esperimento funziona: Ferrario mescola il grammelot alle tecniche del respiro, il finto inglese ai giochi di gruppo. Due ore di training che hanno il potere di liberare le persone da formalismi e timidezze e di far prevalere la parte bambina che ciascuno ha dentro. Il nuovo percorso via via si perfeziona.