Non solo Pil, deficit e debito. nei bilanci pubblici fanno capolino gli indicatori di benessere. A fare da apripista sono l’italia e la Francia, ma anche la Slovenia si sta muovendo sulla stessa strada.
Ogni anno a ottobre, a partire dal 2015, il Governo di Parigi invia al Parlamento un rapporto che musira l’impatto delle politiche adottate su dieci indicatori di ricchezza. l’Italia ha compiuto un ulteriore passo in avanti e da quest’anno, in via sperimentale, ne ha inseriti quattro nel Def, in vista dell’entrata a regime prevista nel 2018, arrivando a utilizzare una quindicina di indicatori.
Ma che cosa succederebbe se gli attuali quattro indici dell’Italia venissero applicati a tutti i 28 Paesi Ue? il risultato è una mappa dell’Europa sostenibile a più velocità, dove l’Italia non è mai maglia nera, ma ha ancora molti margini di miglioramento.
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