Da sempre in Italia la famiglia funziona come caposaldo della società. Ma ieri l’Istat nel suo rapporto annuale, giunto alla 26esima edizione, presentata alla Camera alla presenza del presidente Roberto Fico, ha voluto quantificarlo questo fenomeno. Ed è venuto fuori che le persone dai 18 anni in su sostengono di poter contare, in media, su 5,4 parenti stretti e su 1,9 altri parenti. Per capire: cugini, zii, cognati.
Ci vorrebbe un amico
Una rete, quella familiare, che funziona da ciambella. Da vero e proprio ammortizzatore sociale. E che funziona anche grazie agli amici. Ma non c’è troppo da scialare: i giovani sono quelli che dicono di poter contare di più sugli amici, l’83,5% sostiene che almeno un amico gli è certamente fedele. Il 50% degli anziani però dichiara candidamente di non avere nemmeno un amico su cui contare. Nel rapporto Istat c’è scritto che sono ben tre milioni le persone dai 14 anni in su che dichiarano di non avere una rete di sostegno, né di amici, né di vicini di casa. E quasi un anziano su tre non può contare proprio su nessuno che gli sia vicino o lo aiuti, siano parenti, amici, o vicini di casa. E questo diventa sempre più un problema a guardare il futuro del nostro Paese.